ll viaggio di Charlie Musselwhite attraverso il blues si snoda dalla nascita nel Mississippi a Memphis, Chicago e la California. Trasferitosi a Chicago all’inizio degli anni Sessanta, arriva giusto in tempo per l’epocale revival del Blues. Nel 1966, all’età di 22 anni, incide la pietra miliare “Stand Back! Here Comes Charlie Musselwhite’s Southside Band” che riceve subito recensioni entusiastiche.
Nel 1967 si sposta a San Francisco, dove le radio undeground trasmettono il suo album. Accolto nella scena della controcultura locata intorno a Fillmore West dove viene considerato un autentico interprete del vero blues.
Cinquant’anni di tournée, concerti e registrazioni senza sosta hanno dato grandi frutti a Musselwhite, prova vivente che la grande musica migliora con l’età. Questo artista si è fatto le ossa a fianco di Muddy Waters, Howlin Wolf e agli del South Side di Chicago nei primi anni Sessanta ed è ancora tra noi per mantenere vivo quel cordone ombelicale che lega la tradizione con il contemporaneo.
Più di 20 album dopo, Charlie è al top della sua carriera. È un venerato veterano del blues che non ha intenzione di appendere l’armonica al chiodo. Il suo spessore come strumentista e cantante non ha eguali e non accenna a diminuire.
Da molti anni Charlie collabora con i migliori artisti del mondo, tra cui Ben Harper, Cyndi Lauper, Eddie Vedder, Tom Waits, Bonnie Raitt, The Blind Boys of Alabama, Gov’t Mule, INXS, Mickey Hart e i giapponesi Kodo Drummers, George Thorogood, Eliades Ochoa, Cat Stevens e l’amico personale e testimone di nozze John Lee Hooker.
Charlie Musselwhite, più di ogni altro armonicista della sua generazione, può a buon diritto rivendicare di essere erede dei molti dei grandi armonicisti che lo hanno preceduto con la sua musica “scura come il fango del Mississippi ed edificante come il cielo blu della California”.
In un’epoca in cui il termine “leggendario” viene applicato alle pop star , questo armonicista Blues, cantante, cantautore e chitarrista deve essere onorato come leggenda della musica americana.
Charlie usa le Seydel 1847 Classic.
Per saperne di più puoi visitare il suo sito ufficiale www.charliemusselwhite.com e goderti questa intervista di Riccardo Grosso proprio a Musselwhite: clicca qui