James Cotton, nato nel 1935 a Tunica, Mississippi, è stato uno dei più grandi armonicisti blues della storia. Influenzato da Sonny Boy Williamson II, iniziò a suonare l’armonica da giovanissimo. A 15 anni, si unì alla band di Williamson, gettando le basi per una carriera straordinaria. Negli anni ’50, Cotton si trasferì a Chicago e si unì alla band di Muddy Waters, contribuendo a brani iconici come “Got My Mojo Working” e “I’m Ready.”
Negli anni ’60, Cotton intraprese una carriera solista formando la James Cotton Blues Band. Con album come “100% Cotton” e “High Compression,” dimostrò la sua versatilità, combinando blues tradizionale con elementi rock, raggiungendo un ampio pubblico. Cotton ha collaborato con leggende come B.B. King, Howlin’ Wolf e Janis Joplin, lasciando un segno indelebile nel blues.
La sua carriera fu coronata da numerosi riconoscimenti, tra cui un Grammy Award per il miglior album di blues tradizionale nel 1996. Cotton continuò a esibirsi fino alla sua morte nel 2017, mantenendo una dedizione inarrestabile alla sua arte. La sua eredità vive attraverso una vasta discografia e l’influenza che ha avuto su innumerevoli musicisti. James Cotton sarà sempre ricordato come un maestro dell’armonica blues, capace di trasmettere emozioni profonde e di conquistare il cuore degli appassionati di musica in tutto il mondo.
Importanza musicale
James Cotton ha lasciato un’eredità musicale che è stata capace di rivoluzionare il Blues. Dapprima è stato il responsabile della modernizzazione del classico standard “Got My Mojo Workin'” rendendola più energica.
Inoltre, da solista, ha portato una ventata di funk nel mondo del Chicago Blues, con arrangiamenti precisi e studiati con la band, sia in studio che in live. Insieme ad un suono di armonica che ancora oggi rimane senza eguali.
Riuscendo a lasciare un’impronta di questo tipo, Cotton è entrato nel Pantheon degli armonicisti e dei musicisti Blues alla pari di nomi molto più commerciali.
Stile armonicistico
Oltre ad un timbro rotondo e robusto, Cotton lascia trasparire influenze ispirate da Sonny Boy Williamson II, suo parente, con il quale è stato in giro sin da bambino.
Frasi veloci e sofisticate, precisione dei bending, tongue-blocking usato praticamente sempre e ostinati creati con triangolazioni infinite, oltre all’uso del cupping per aumentare l’espressività in acustico dell’armonica, sono solo alcune delle spiccate caratteristiche dello stile di James Cotton.
Suonava senza problemi in prima, seconda e terza posizione, preferendo spesso l’uso della diatonica, tuttavia all’armonica cromatica era altrettanto solido e gustoso nel modo di suonare.
Strumentazione usata
James Cotton ha due epoche, nell’uso della strumentazione. La prima era – per forza di cose – quella delle Hohner Marine Band Classic. Oggi tuttavia sono disponibili anche in altre versioni, come la Deluxe, la Crossover e la Thunderbird.
Poi però, a causa della loro scarsa durata nelle mani del grande armonicista (era famoso per romperne diverse a concerto), ha preferito passare alle Seydel 1847 per le loro ance in acciaio. Cotton è diventato endorser della compagnia tedesca.
La serie 1847 è disponibile in diverse versioni: Classic, Silver, Noble, Lightning. Ciascuna con caratteristiche specifiche:
Nonostante il suono pieno e rotondo, Cotton non era famoso per usare amplificatori dal vivo: suonava nel microfono a stelo direttamente nell’impianto audio, ovviamente equalizzato per l’armonica.
Probabilmente questa abitudine deriva dal fatto che nel passato gli impianti audio utilizzati erano valvolari e trovava comunque la saturazione necessaria senza l’ausilio dell’amplificatore.
Un’ottima scelta moderna per l’armonicista è quella di utilizzare il classico stelo Shure Sm58 oppure affidarsi a dei robusti Se-Electronics che hanno una risposta in frequenza un po’ più elaborata, permettendo di catturare sfumature più ampie:
Certamente questo non significa diventare James Cotton! Però almeno siamo sulla strada giusta.
Nonostante ci abbia lasciato nel 2017, vogliamo comunque ricordare Mister Superharp nel giorno del suo compleanno: auguri Maestro!