Dotato di uno stile unico, personale e sicuramente musicale, John Popper ha il merito di essere un ottimo songwriter, un impeccabile cantante e di aver diffuso la popolarità dell’armonica ad un pubblico molto più vasto di quanto lo abbiano fatto molto colleghi.
John Popper è nato il 29 marzo 1967 a Chardon, Ohio, da padre ungherese e madre americana. Fin da bambino ha mostrato interesse per la musica, imparando a suonare il piano, il violoncello e la chitarra, ma senza entusiasmarsi.
La sua passione per l’armonica è nata quando ha visto il film dei Blues Brothers e ha deciso di imitarli con un amico. Ha iniziato a suonare l’armonica nella Princeton High School Studio Jazz Band, dove ha impressionato il suo insegnante con un assolo sulla canzone “She Blinded Me With Science”.
Dopo il diploma, si è trasferito a New York con i suoi amici e ha fondato i Blues Traveler, una band di rock-blues che ha avuto grande successo negli anni ’90, grazie anche alla voce e alla tecnica di Popper. Nel corso della sua carriera, Popper ha collaborato con molti artisti famosi, come Dave Matthews Band, Eric Clapton, B.B. King, Metallica e altri. Ha anche realizzato alcuni album da solista e partecipato a vari progetti paralleli, come The John Popper Project, The Duskray Troubadours e il suo album solista “Zygote”. Popper è considerato uno dei più grandi armonicisti di tutti i tempi, per la sua velocità, la sua espressività e la sua innovazione.
Importanza musicale
John Popper ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione dell’armonica come strumento protagonista nel rock e in altri generi musicali. Con i Blues Traveler, ha portato l’armonica sulle scene mainstream, vincendo un Grammy Award nel 1996 per la canzone “Run-Around”, che ha raggiunto il primo posto nella classifica Billboard Mainstream Rock Tracks. Popper ha saputo combinare l’influenza del blues con elementi di jazz, folk, country, pop e metal, creando uno stile personale e riconoscibile. Ha anche contribuito a diffondere la cultura dell’armonica, insegnando a molti altri musicisti e appassionati, tramite video didattici, libri, interviste e workshop.
Popper ha dimostrato che l’armonica può essere uno strumento versatile, potente e creativo, capace di esprimere emozioni e di comunicare con il pubblico.
Stile armonicistico
Lo stile armonicistico di John Popper si basa su alcuni elementi chiave, che lo rendono unico e inconfondibile. Innanzitutto, la velocità: Popper è in grado di suonare note e fraseggi a una rapidità impressionante, senza perdere precisione e pulizia. Questa abilità gli deriva da una lunga pratica quotidiana e da una respirazione controllata e profonda. In secondo luogo, la melodia: Popper non si limita a ripetere schemi e riff, ma inventa sempre delle linee melodiche originali e orecchiabili, che si adattano al contesto musicale e che creano contrasto e armonia con gli altri strumenti. Popper usa spesso le scale maggiori e minori, ma anche le scale pentatoniche, blues, esotiche e modali. In terzo luogo, l’improvvisazione: Popper è un maestro nell’arte di improvvisare, sia nei suoi assoli che nei suoi accompagnamenti. Popper segue il suo istinto e la sua ispirazione, ma anche le regole dell’armonia e della teoria musicale. Popper sa variare il suo stile in base al genere, al tempo, al tono e all’umore della canzone, passando da momenti dolci e intimi a momenti aggressivi e esplosivi. Infine, l’espressività: Popper non si limita a suonare l’armonica, ma la fa parlare, cantare, urlare, sospirare, ridere. Popper usa diversi effetti e tecniche per arricchire il suo suono, come il bending, il vibrato, il wah-wah, il tongue-blocking, il tongue-slapping, il tongue-switching, il throat-tremolo, il flutter, il trillo, il warble, il growl, il split, l’octave, il double-stop, il glissando, il choke, il feedback, il delay, il chorus, il flanger, il phaser, il reverb, il distortion, il loop e altri. Popper sa trasmettere le sue emozioni e coinvolgere il suo pubblico con il suo stile armonicistico.
Strumentazione usata
John Popper usa armoniche diatoniche a 10 fori: ha dimostrato preferenza, negli anni, per le Special 20 di marca Hohner sono le Hohner Special 20 che definisce “le Porsche delle armoniche a bocca”. Nel tempo Popper si sposta sulle Fender: il marchio infatti commercializzò un modello di armonica signature “John Popper”. L’armonica in questione aveva ance in acciaio che garantivano durata e suonabilità migliori: guardandola era una Seydel Session Steel (nell’animo) unita ad una Blues Session Standard con cover “vintage” (nella forma).
Per quanto riguarda i microfoni, Popper usa un microfono Shure SM58 o Beta58 (li ha usati entrambi).
Questi microfoni hanno una buona qualità e sensibilità del suono, ma non sono la scelta usuale dell’armonicista: sono microfoni a bassa impedenza che offrono un suono molto pulito e fedele. Per questo Popper, nella sua catena di effetti, usa anche distorsioni, flanger, delay tutti comandati dalla speciale customizzazione del microfono (al quale sono attaccati dei pulsanti e un controllo volume) e una pedaliera che permettono di comandare tutte le combinazioni di effetto desiderate da John Popper.
Per quanto riguarda gli amplificatori, Popper usa, oltre ad ampli come leslie da hammond, degli amplificatori a valvole di marca Fender (come il Blues Junior nel video) per un suono caldo, ricco e dinamico oppure il Bogner Shiva EL84 (sempre nel video) per suoni diversi, senza comprometterne il calore.
Popper usa anche altri amplificatori: il Mesa Boogie Lone Star 2×12 Combo Amp, ad esempio, è stato fotografato al suo concerto alla House Of Blues.
Come sappiamo non è la strumentazione che da il suono e l’abilità musicale, ma conoscere qualcosa in più di chi ha fatto la storia è utile per capire come poterci avvicinare a quelle sonorità, fresche e nuove (nonostante abbiano più di trent’anni) per il mondo dell’armonica.
E speriamo che questo articolo abbia fatto conoscere un po’ di dietro le quinte del suono del grande John Popper al quale auguriamo ancora “buon compleanno!”.