Junior Wells

Junior Wells: il genio del Southside

Junior Wells, nato Amos Blakemore il 9 dicembre 1934 a Memphis, Tennessee, è una delle figure più influenti nella storia dell’armonica blues. Cresciuto in un ambiente impregnato di musica, iniziò a suonare l’armonica giovanissimo, ispirato da Sonny Boy Williamson II. La sua carriera lo vide spostarsi a Chicago, dove contribuì a definire il sound del blues urbano.

La Storia di Junior Wells

Appena arrivato a Chicago da Memphis, il giovane Amos Blakemore iniziò a farsi un nome suonando per le strade di Maxwell Street. A soli 16 anni, fondò la sua band, i Three Deuces, insieme ai fratelli Dave e Louis Myers. Nel 1953, a 19 anni, registrò i suoi primi brani come leader, con il supporto di Elmore James e del batterista Fred Below. Poco dopo, lavorò con leggende come Muddy Waters e Otis Spann, iniziando una carriera che sarebbe durata quasi mezzo secolo.

Strumentazione di Junior Wells

Junior Wells utilizzava armoniche diatoniche, preferendo modelli della Hohner Marine Band, noti per il loro timbro ricco e graffiante, ideale per il sound del Chicago Blues. Era noto per la sua tecnica innovativa, che combinava bending estremi con un approccio ritmico unico, arrivando con il tempo ad un minimalismo etremo e dannatamente efficace. Nella seconda parte della sua carriera, Wells passò alle diatoniche Lee Oskar, prodotte dalla Tombo.

Riusciva ad avere sia un magistrale utilizzo del microfono a forma di bullet, come il modello Shure Green Bullet, che un ottimo sound acustico: Wells, infatti, viene ricordato principalmente per questo tipo di approccio, rispetto a quello amplificato. Oltre all’armonica, Junior era influenzato dalla musica soul e funk, che si riflettevano nei suoi arrangiamenti e nella scelta di incorporare fiati e ritmi moderni nelle sue performance.

Importanza di Junior Wells nell’Armonica Blues

Wells è considerato uno dei pionieri dell’armonica amplificata, trasformando questo strumento in un elemento centrale del blues moderno. Con un’interpretazione vocale altrettanto carismatica, seppe coniugare l’armonica e il canto in modo unico. Il suo album “Hoodoo Man Blues” del 1965 è ancora oggi un capolavoro imprescindibile per chiunque voglia capire il Chicago Blues.

Il suo stile includeva bending profondi, frasi ritmiche complesse e l’uso di pause strategiche per enfatizzare l’intensità emotiva. Junior descriveva sé stesso come “un set di polmoni, una lingua e un sacco di denti – come un piccolo piranha,” sottolineando la forza e l’aggressività del suo suono.

Collaborazioni di Rilievo

La carriera di Junior Wells è stata arricchita da collaborazioni con leggende del blues e del rock:

  • Buddy Guy: il loro sodalizio ha definito un’era, con performance memorabili e album come Play the Blues. Insieme, portarono il blues a un nuovo livello di intensità e spettacolarità, esibendosi anche al fianco dei Rolling Stones.
  • Muddy Waters: ha condiviso il palco con il leggendario chitarrista e bandleader, contribuendo a portare il blues a un pubblico più ampio.
  • Rolling Stones: la sua influenza sul rock è evidente; Wells ha collaborato con la band britannica, ispirando generazioni di musicisti.
  • Elmore James e Otis Spann: Junior lavorò con queste icone nelle sue prime registrazioni, arricchendo ulteriormente il suo stile unico.

Perché Junior Wells è un Modello per Ogni Armonicista

Il suo stile energico, la sua capacità di innovare e il suo contributo al sound blues lo rendono un punto di riferimento per ogni armonicista. La sua tecnica è una lezione su come l’armonica può diventare protagonista della scena musicale.

Leggenda Eterna

Junior Wells continuò a innovare fino alla fine della sua carriera, mescolando blues tradizionale con elementi moderni. Il suo ultimo album, “Live at Buddy Guy’s Legends”, testimonia la sua versatilità e il suo spirito indomabile. Scomparso nel 1998, Junior Wells rimane una figura imprescindibile nella storia del blues.

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